Rospo comune, Bufo bufo

Testo e foto di Bruno Golfieri

Il Rospo comune (Bufo bufo) è un anfibio anuro (privo di coda) caratterizzato da una struttura corporea massiccia, dalla presenza di due grosse ghiandole parotoidi presenti dietro agli occhi e da una significativa differenza nelle dimensioni corporee tra maschi e femmine (fenomeno del dimorfismo sessuale). La lunghezza corporea di queste ultime è compresa tra i 7 ed 12 centimetri, rispetto ai 5 - 7 centimetri dei maschi. Il colore dorsale è un bruno ocraceo con macchie e screziature bruno nerastre, mentre il ventre risulta essere più chiaro. Anche la pelle del Rospo comune è molto caratteristica per il fatto di essere molto coriacea e ricoperta di verruche.
La specie è diffusa dal livello del mare fino ad oltre i 2000 metri sul livello del mare ed è presente nelle nostre colline, risultando più comune nelle aree boscate o nelle loro immediate vicinanze. Per raggiungere i siti riproduttivi, che sono corpi acquatici di vario tipo come pozze, stagni ed anche cisterne per la raccolta d’acqua piovana, gli individui possono compiere vere e proprie migrazioni fino alla distanza di alcuni chilometri. Il numero di esemplari di Rospo comune che si mette in movimento in maniera quasi simultanea, nelle notti piovose di inizio primavera, può essere molto consistente, fino a centinaia di individui, e nel caso il percorso della loro migrazione riproduttiva intersechi una strada molti di loro vengono falcidiati dal traffico automobilistico. Ulteriori minacce alla conservazione della specie sono legate alla distruzione ed alterazione dei siti riproduttivi, oltre che alle trasformazioni del paesaggio collinare, con la scomparsa di filari, siepi, piccoli boschetti, per dare spazio a colture estremamente banalizzate dal punto di vista ecologico, come ad esempio vigneti e frutteti di moderno impianto.
 

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